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                            Sinistra Varesina 
                            parteciperà alle primarie  delle idee organizzata  in tutta Italia dall’Associazione per la Sinistra.  
                            Saremo con un banchetto sabato 28 marzo in piazza Monte Grappa (VA) dalle 15.00 alle 19.00 
                            per sottoporre al confronto con i  cittadini e le cittadine 7 nostre idee:  
                              
                                - 
                                  
                                    
                                      OCCUPAZIONE       - congelare i licenziamenti in tutte le aziende private che usufruiscono       di un sostegno pubblico, rinnovare i contratti ai lavoratori precari nelle       amministrazioni pubbliche, sostenendo economicamente questa scelta con il       blocco a 250.000 euro degli stipendi dei manager pubblici ( e delle       aziende che ricevono finanziamenti pubblici).  
                                     
                                   
                                 
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                                      SVILUPPO       – al posto di costose opere faraoniche, come il ponte sullo Stretto di       Messina, 10.000 piccole opere utili diffuse nei territori, per mettere in       sicurezza le scuole, combattere il dissesto idrogeologico, rinnovare il       trasporto pubblico. Così da creare lavoro localmente, favorendo artigiani       e piccole aziende, anziché le solite grandi lobby.  
                                     
                                   
                                 
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                                      ENERGIA       – favorire il risparmio energetico e la produzione di energia pulita e       rinnovabile, in alternativa al rischioso e costosissimo ritorno al       nucleare.  
                                     
                                   
                                 
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                                      DIRITTI       – riaffermare il principio di laicità, il diritto a scegliere quale       relazione costruire con il proprio partner, riconoscere i diritti degli       omosessuali, redigere una legge sul testamento biologico che permetta di       scegliere sulla fine della vita.  
                                     
                                   
                                 
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                                      SICUREZZA       – uscire dalla paura costruita ad arte e affermare la sicurezza della       solidarietà, dei diritti, della giustizia e della legalità.  
                                     
                                   
                                 
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                                      SCUOLA       -  investire nella qualità della scuola pubblica, per assicurare ad       ognuno di ricevere un’istruzione di alto livello, qualunque sia il reddito       della famiglia.  
                                     
                                   
                                 
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                                      EUROPA       – molte leggi italiane recepiscono direttive europee: quanto si decide in       Europa ha dunque un effetto sulla vita di tutti noi. Serve allora un       processo di democratizzazione delle istituzioni europee, rafforzando       il  ruolo del Parlamento Europeo, la definizione di una politica       fortemente sociale e una decisa propensione alla pace.  
                                     
                                   
                                 
                               
                              
                                Non ci limiteremo però a indicare le nostre proposte.  Chiederemo ai cittadini, attraverso un agile questionario, di valutare le  nostre idee e di darci le loro. Diremo cosa la sinistra afferma, ma soprattutto  ascolteremo cosa uomini e donne pensano debbano essere le priorità della  politica e le priorità per un nuovo soggetto politico di sinistra.  
                                  Con uno sguardo alla  città, chiederemo inoltre di proporre idee per Varese, giacché anche localmente  intendiamo utilizzare il medesimo percorso partecipativo.  
                                                             
                              ................................................................................................................................................................................................................Un  cordiale saluto 
                                ................................................................................................................................................................................................................._______________________ 
      ...........................................................................................................................................................................................................  Calogero  RINALDO  
                                
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                            Crisi   economica in provincia di Varese e in Lombardia 
                              Busto   Arsizio, Villa Tovaglieri – Via Volta, 11 
                                  Venerdì 20 marzo 2009 ore   21.00 
                              Interventi   di:  
                              Franco   STASI (Segretario Generale   CGIL-Varese) 
                              Marco CIPRIANO (consigliere reg.le Sinistra Democratica) 
                            Dibattito   – Conclusioni:  
                            Mario AGOSTINELLI (Capo gruppo PRC Regione Lombardia) 
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                              Sinistra   Varesina organizza il 16 marzo 
                              presso la Cooperativa di Viale   Belforte 165   a Varese  alle ore 21.00  
                              un   incontro sul   tema: 
                                assemblea   costituente 
                              (la sinistra che vogliamo, se non adesso   quando…) 
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                                      From: Rinaldo  Calogero  
                                      Sent: Wednesday, March 04, 2009 11:25 AM 
                                      Subject: Tornare al nucleare?  Scelta arretrata e pericolosa! 
                                  con preghiera di pubblicazione si trasmette in allegato il  comunicato stampa di Sinistra Varesina sull’ipotesi di ritorno al nucleare in  Italia. 
                                  Cordialmente p. Sinistra Varesina                                   Calogero RINALDO   | 
                               
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                                Occorre porsi alcune domande per dire se si possa o meno  essere d’accordo con il proclamato intento governativo di ritorno al nucleare.  
                              Parlare oggi  di nucleare  significa parlare di una fonte energetica che non ha ancora risolto i problemi  di sicurezza legati alla gestione delle centrali nucleari, alla chiusura del  ciclo produttivo e allo smaltimento delle scorie: tre voci che hanno costi vertiginosi.  
                              Lo scorso anno è stato caratterizzato da una grande  quantità di incidenti nucleari, nella vicina  Francia se ne verificano una media di 100 l’anno, e sebbene protette dalla  barriera alpina , le nostre regioni confinanti con le centrali d’oltralpe  subirebbero ugualmente il fall-out di  un'eventuale nube di particelle radioattive liberata nel caso di un incidente.  Le province italiane più direttamente interessate sono quelle di: Cuneo,  Torino, Aosta, Varese, Sondrio, Bolzano, Udine e Trieste.  
                              Berlusconi durante la conferenza stampa di presentazione  dell’accordo con la Francia  sul ritorno al nucleare in Italia si è ben guardato da dire dove verranno  individuati i siti e dove verranno smaltite le scorie prodotte dalle nostre  centrali  (visto che dobbiamo ANCORA  smaltire le scorie delle nostre centrali di 30 anni fa!!) 
                              Il nucleare attuale, oltre a porre problemi ambientali, è  una fonte energetica molto costosa, infatti in Occidente non si costruiscono  più centrali nucleari. 
                              La Germania ha già annunciato la chiusura dei suoi impianti nucleari  nel 2020 e la Spagna  farà altrettanto nel 2014. Mentre noi rischiamo di fare in ritardo una scelta  arretrata, trascurando risorse enormi, inutilizzate, come il risparmio  energetico e le fonti rinnovabili. "Avremo quattro nuove centrali nucleari" ha  annunciato il primo ministro Berlusconi dopo la firma dell’accordo con il premier  francese Sarkozy,  nessuno però fa caso al fatto che le avremo forse fra  quindici anni, che quando nasceranno saranno già vecchie  o morte perché useranno tecnologie di terza generazione mentre  in tutto il mondo si sta già parlando della quarta generazione (dove si vuole  tornare al nucleare lo si fà utilizzando il torio, meno inquinante  e presente in abbondanza sulla terra). Ammesso  e non concesso che queste centrali nascano, ci daranno un'energia costosissima  e assolutamente fuori mercato e alla fine coprirebbero il 7%  del nostro fabbisogno energetico. Con 440 centrali in   tutto il mondo,  il nucleare copre solo il 6% dei consumi di energia  mondiali.  
                              Va ribadito che il nucleare non risolve il problema  energetico ne quello dei cambiamenti climatici.  
                              La strada oggi percorribile deve puntare sul risparmio  energetico, sulla ricerca, sull’innovazione tecnologica e sulle fonti  rinnovabili. In Italia siamo molto arretrati: abbiamo un decimo dell’energia  eolica della Germania ed abbiamo molta meno produzione di energia solare della  Spagna, dove le fonti rinnovabili hanno prodotto più energia delle centrali  nucleari. 
                              Assai più efficace e molto più sicura è la ricetta europea:  puntando su efficienza energetica e fonti rinnovabili, si potrebbe dimezzare la  bolletta energetica entro 2020. 
                               
                              
                                
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                                  p. Sinistra Varesina 
                                      Calogero RINALDO 
                                        | 
                                 
                               
                               
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                                        From: Rinaldo Calogero  
                                        Sent: Wednesday, March 04, 2009 10:56 AM 
                                        Subject: mozione nucleare gruppo consiliare  "La Sinistra" 
                                    Salve, con preghiera di diffusione si trasmette in  allegato la mozione sul nucleare presentata da  
                                      Angelo Zappoli in consiglio  comunale di Varese dal gruppo consiliare “La Sinistra”  
                                    cordialmente p. Sinistra Varesina                                     Calogero RINALDO   | 
                                 
                                
                                  CONSIGLIO COMUNALEGruppo Consiliare 
                                      LA SINISTRA                                    | 
                                 
                                
                                    
                                    ......................................................................................MOZIONE   
                                       
                                    Premesso che 
                                    - il nostro Paese è in forte ritardo  rispetto agli obiettivi del protocollo di Kyoto, 
                                    - la UE ha scelto di svolgere un ruolo  da protagonista, fissando degli ulteriori obiettivi al 2020 (il cd “20-20-20”):  ridurre almeno del 20% le emissioni di CO2, arrivare a uno sviluppo delle  rinnovabili tale da garantire il 20% dei consumi, migliorare del 20%  l’efficienza energetica 
                                    - l’Italia paga una bolletta energetica  molto cara e dipende quasi esclusivamente dalle importazioni di fonti di  energia.  
                                    informato che il governo italiano  avrebbe deciso di ricorrere al nucleare per produrre il 25% dell’energia  elettrica e che questa decisione inevitabilmente drenerebbe attenzioni e  risorse destinate alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica,  abbandonando di fatto quelle soluzioni che si sono dimostrate realmente  praticabili per ridurre efficacemente e in tempi brevi le emissioni di CO2 
                                    considerato che il nucleare è fonte  energetica più costosa di altre e che non hanno trovato efficace soluzione  problemi come lo smaltimento delle scorie o la contaminazione durante il  funzionamento e che, in caso di incidenti, i rischi connessi sarebbero  gravissimi e devastanti 
                                    Il Consiglio Comunale 
                                    -        dichiara  “denuclearizzato” il territorio comunale, 
                                      -        chiede  al Governo di mutare l’orientamento favorevole espresso nei confronti del  nucleare e di impegnarsi per un modello energetico moderno, pulito e sicuro,  senza nucleare, ma basato su innovazione, miglioramento dell’efficienza,  sviluppo delle rinnovabili. 
                                      -        impegna  il Presidente del Consiglio Comunale a trasmettere la presente mozione al  Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Presidenti di Camera dei Deputati e  Senato 
                                      -        impegna  la Giunta a far collocare agli ingressi della città appositi cartelli recanti  la dicitura “Comune denuclarizzato” 
                                      
                                  Varese,   02/03/09                                                                 A.  Zappoli      
                                  .                                      | 
                                 
                               
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                               Sent: Wednesday, February 25, 2009 1:42 PM 
                            Subject: I: i lunedì della sinistr 
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                                Sinistra   Varesina organizza il 2 marzo 
                                presso la Cooperativa di Viale   Belforte 165   a Varese  alle ore 21.00 
                                un   incontro sul   tema: 
                                sicurezza   e dintorni:  “il ministro della paura esiste   davvero” 
                                
                                  VEDI:   Testamento   biologico:  Sì alla vita, no alla tortura di stato 
                                               Aderiamo   alla campagna della CGIL  Contro il Razzismo: "Stesso sangue. Stessi   diritti"                        
                                  ............ Se è un pericolo essere   donna  
                                  ............ PD:   una Walterloo che viene da lontano 
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                                    La   Costituzione russa 
                                    di Moro e De Gasperi 
                                    
                                     
                                    Nei giorni scorsi il Presidente del   Consiglio ha affermato che la Costituzione è “una legge fatta   molti anni fa sotto l’influenza della fine di una dittatura e   con la presenza di forze ideologizzate che hanno guardato alla Costituzione   russa come a un modello”. L’affermazione di Berlusconi non è affatto nuova. L’11   aprile del 2003 Berlusconi affermava: “Mi sono più volte anche pubblicamente   lamentato del fatto che la nostra legge fondamentale dà alle imprese poco   spazio”. E ancora: “La formulazione dell’articolo 41 e seguenti risente delle   implicazioni sovietiche che fanno riferimento alla cultura e   alla costituzione sovietica da   parte dei padri che hanno scritto la Costituzione”.   | 
                                   
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                                Ecco il testo   dell’art. 41: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in   contrasto con la utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla   libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli   opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere   indirizzata e coordinata a fini sociali”. Sotto il precedente governo Berlusconi   furono approvati vari cambiamenti alla Costituzione. Essi   furono clamorosamente bocciati col referendum del 25/26 giugno 2006: votanti   52.3%, sì 38.7%, no 61.3%. Il 27 dicembre 2008, a proposito di giustizia e   federalismo, Berlusconi aveva ribadito la volontà di cambiare la Carta. Oggi c’è   l’attacco alle garanzie costituzionali che limitano la possibilità di emanare   decreti legge solo ai “casi straordinari di necessità e urgenza” (art. 77). Tali   garanzie sono una barriera a qualsiasi tentativo di qualsiasi governo di imporre   qualsiasi legge con l’approvazione del parlamento “a posteriori”. Ma   la   Costituzione è del 1948, “molti anni fa”. Quella americana   entrò in vigore nel 1788 e nessuno si   sognerebbe di dire che è “vecchia”. La Costituzione italiana fu scritta   e approvata da una Assemblea Costituente in cui c’erano comunisti, socialisti,   democristiani, liberali, repubblicani. Da Togliatti a Nenni a Einaudi a De   Gasperi a Benedetto Croce ad Aldo Moro.  
                                  Personalità davanti   a cui molte di quelle attuali,   con rispetto parlando, fanno ridere (o   piangere).  
                                  Rimangono due fatti. Primo: la funzione di   garanzia del Presidente della Repubblica è ineliminabile. Secondo: la volontà   popolare espressa tre anni fa vieta qualsiasi stravolgimento della   Costituzione. 
                                  Un cordiale   saluto 
                                   Calogero RINALDO  | 
                               
                              
                                  
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